Narrazione



Allinterno dellAssociazione Paola Coppini si è sempre occupata della narrazione. 

Così Paola si racconta in questa sua esperienza:


Ho sempre sentito un grande desiderio di narrare, forse trasmesso da un nonno gran raccontatore. Fino dallinizio, quando insegnavo nella scuola dellinfanzia e le mie  narrazioni erano rivolte ai bambini, ho capito che non  esiste una tecnica precostituita ,ma un successivo sedimentarsi di modalità acquisite e sempre aperte. Si deve imparare a concentrarsi pienamente sull'ascoltatore.

La voce è il primo strumento per la narrazione, può respingere ,incantare, ammonire, sedurre, ma la voce sta in un corpo ed in uno spazio, quindi è associata ai movimenti ed è in armonia con il corpo che la contiene. Mentre raccontavo sentivo di accettare il magico, linspiegabile, riuscivo ad abbandonare gli strumenti della ragione, per sentire, comunicare, partecipare ad un gioco che poteva apparire incomprensibile.

Così dopo aver approfondito tutto ciò che sta intorno alla narrazione (voce, mimo, dizione) ho sperimentato la narrazione in teatro, sul palcoscenico e nel 1998 presentai la novella di PREZZEMOLINA.

Da quel momento è stato un susseguirsi di narrazioni rivolte ai bambini in teatro, in scuole, durante festival come Mercantia ed Apritiborgo.


Un' altra narrazione di Paola, novità in rassegna del 2014 è "Il brutto Anatroccolo", rivolta ai bambini per stimolare un gioco teatrale fra racconto, musica e movimento.